Iniziamo con lo sfatare un mito: il benessere non è un lusso. Star bene non ha nulla a che vedere con una particolare concessione che vogliamo donarci, ma è una vera necessità della nostra persona e come tale dovremmo considerarla e integrarla nella nostra vita.
“Non la vita, ma la buona vita”, diceva Socrate. Prendersi cura di sé vuol dire innanzitutto darsi del tempo: per ascoltarsi, capirsi, accettarsi e, eventualmente, per cambiare atteggiamento. Impegnarsi con attenzione e con impegno in questo senso, molto probabilmente, ci porterebbe con più facilità a riconoscere lo stesso bisogno anche negli altri.
A volte, disabituati come siamo a prenderci cura di noi, nemmeno ci rendiamo conto di quali azioni compiere, di come dirigere le nostre riflessioni per ritrovare il nostro equilibrio e stare bene.
Parliamo di emozioni, ad esempio: siamo sempre in grado di riconoscere la natura delle emozioni che proviamo? Sappiamo sempre distinguere la tristezza dall’angoscia, la paura dalla rabbia? Nella complessità dei nostri vissuti, non è così scontato individuare gli stati emotivi con nettezza e in questa situazione di confusione diventa pure difficile rapportarsi agli altri.
Per chi si occupa della cura – e di cultura della cura – tutto questo è importante, anzi, fondamentale, perché rischiamo di sedimentare emozioni negative e di trasmetterle poi agli altri. Svolgere professioni di aiuto vuol dire trascorrere il proprio tempo cercando di capire le espressioni, i desideri dell’altro, anche quando l’altro non è l’anziano fragile ma il collega, l’amico, il familiare, il capo, perché ogni persona con la quale si entra in relazione è portatrice di bisogni, aspettative…
Auto-miglioramento e dinamiche di gruppo sono dunque due elementi che vanno di pari passo, due facce della stessa stessa medaglia, l’uno il riflesso dell’altro.
Ecco perché è importante imparare ad essere autentici con se stessi e sapersi rapportare agli altri con la medesima veridicità.
A partire da queste premesse è sorta la Summer School che abbiamo organizzato per voi, dalla voglia di fermare tutto, respirare e ripartire meglio: dal 30 agosto all’1 settembre sulle colline di Bobbio.
Perché Bobbio? Perché è un posto bello, rilassante e isolato quel tanto che basta per sentirsi in pace, ma facilmente raggiungibile per tutto il nord Italia.
Tre giorni nei quali intraprendere un percorso – personale e condiviso – in cui apprendere come riconoscere le proprie emozioni, sperimentare dinamiche di gruppo (auto-muto aiuto) e seguire sessioni di rilassamento con la musica, risveglio corporeo e partecipare a momenti di convivialità con gli altri compagni di viaggio.
Tutte le attività previste – i workshop e i momenti da programma – hanno il fine di darvi quel tempo che vi meritate e di darvi anche la possibilità di apprendere strumenti e tecniche preziose per il vostro lavoro e per la vostra vita libera.
Se siete curiosi, ecco il programma e le info: https://editricedapero.it/prodotto/dalle-emozioni-ai-cinque-sensi/.
La location della Summer School è il “Ristorante Albergo Nobile” di Bobbio, via Genova 9.
Per ulteriori domande, scriveteci!
Mail: info@editricedapero.it
Tel. 339 6717606.
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